Un giro sull’aeroplano
GRUPPO MONTUOSO: Majella
PUNTO DI PARTENZA: Rifugio Bruno Pomilio metri 1.890 slm
VERSANTE DI SALITA: N
DISLIVELLO IN SALITA: 1000 m
TEMPO COMPLESSIVO: 8 h
LUNGHEZZA COMPLESSIVA: 20 km
PERIODO CONSIGLIATO: estate
PUNTI DI APPOGGIO: nessuno
TIPO DI PERCORSO: Escursionismo
DIFFICOLTÀ: EEA (escursioni esperti attrezzati)
DATA DELLA SALITA: 10 giugno, 2018
Il giro di oggi, chiamato “il sentiero dell’aeroplano“, ha inizio dal rifugio B. Pomilio seguendo il sentiero del parco, contrassegnato dalla siglia “P”, fino al Fontanino dell’Acquaviva che si raggiunge in poco più di un’ora dal punto di partenza. Il nome “aeroplano” deriva dal fatto che lungo l’itinerario, ed esattamente appena oltrepassato il Passo della Capra, si trova una parte del carrello di un velivolo precipitato durante il secondo conflitto mondiale.
La Madonna delle Nevi (quota 2.042 slm) sotto la sella del Blockhaus…
Scrimacavallo (metri 2.120 slm) dove si incontra l’intersezione con il sentiero “G2” che scende verso Pennapiedimonte, passando per le Gobbe di Selvaromana.
Il Fontanino di Sella Acquaviva, unico posto dell’itinerario dove si può fare rifornimento di acqua.
Appena dopo la fontana lasciamo il sentiero del Parco sulla nostra destra ed imbocchiamo quello contrassegnato con la siglia “G7” (ex n. 5), che indica come meta Cima Murelle e Monte Focalone. Il sentiero, come indicato dalla segnaletica, è riservato a persone esperte e dotate di un minimo di attrezzatura alpinistica (il casco è indispensabile a causa della frequente caduta di sassi dalle pareti sovrastanti) dovendo affrontare passaggi su roccia, molto esposti ed attrezzati con cavi in acciaio e catene.
Sotto gli sguardi incuriositi di un branco di camosci, ci avviciniamo al primo passaggio attrezzato con una catena…
Superato il primo tratto attrezzato, ci avviamo verso un passaggio esposto e protetto da un cavo d’acciaio che immette nell’anfiteatro delle Murelle (se volete un consiglio, non fidatevi troppo del cavo poichè la tenuta degli ancoraggi, causa vecchiaia, lasciano dubbi).
Qualche centinaia di metri dopo il tratto attrezzato, un omino in pietra, poco visibile, indica a coloro che sono intenzionati a dirigersi verso il passo della Capra, di proseguire sulla traccia di sinistra. Se si prosegue dritti lungo il sentiero marcato, si risale verso l’anfiteatro delle Murelle e su ripido sentiero si raggiunge l’omonima cima.
Nonstante la stagione estiva, incontriamo alcune lingue di neve che rendono il tracciato più insidioso.
Scortati da un branco di camosci,
risaliamo i prati sovrastanti la parete nord delle Murelle.
La segnaletica è inesistente e la traccia spesso scompare nei tratti ghiaiosi, pertanto, per evitare spiacevoli situazioni, occorre affidarsi ad una buona esperienza in montagna e soprattutto ad un’ottima conoscenza del territorio.
Sopra di noi scorgiamo il passo della Capra
che si raggiunge con una facile e divertente arrampicata, ovviamente da non sottovalutare.
Superato il passo, percorriamo un tratto del sentiero, sempre poco evidente, che porta alla “Carozza” per poi abbandonarlo in prossimità di un canalino, al momento ancora coperto di neve, che conduce dritto verso la cima.
In vetta a Cima Murelle (metri 2.596 slm)!
Per la discesa preferiamo utilizzare il sentiero “G7” (ex n. 5 o più comunemente detto “direttissima“), che scende rapidamente di quota fino alla base dell’anfiteatro.
Ora non resta che incamminarci verso il Rifugio B. Pomilio usando lo stesso sentiero dell’andata.
Ultimo tratto prima dell’arrivo al punto di partenza…
Relazione a cura di “Alessandro“
Uno dei percorsi più affascinanti di tutta la Majella… Grandiosa escursione e bellissima relazione! Bravo Ale…