Majella – Grande anello
GRUPPO MONTUOSO: Majella
PUNTO DI PARTENZA: Fara San Martino 460 mt
VERSANTE DI SALITA: Vari
DISLIVELLO IN SALITA: 2600 m
TEMPO COMPLESSIVO: 12.5 h
LUNGHEZZA COMPLESSIVA: 34 km
PERIODO CONSIGLIATO: Luglio-Settembre
PUNTI DI APPOGGIO: Rifugio Manzini 2522mt - Bivacco Pelino 2793 mt
TIPO DI PERCORSO: Escursionismo
DIFFICOLTÀ: Ottima preparazione fisica, piccoli passaggi di I e II grado per arrivare al Monte S.Angelo.
DATA DELLA SALITA: 28 agosto, 2018
L’idea è nata alcuni mesi fa quando, parlando tra di noi, ci siamo resi conto che ognuno a modo suo voleva provare e testare il proprio corpo, la propria mente in un giro duro, faticoso, infinito. Quale sarà il posto migliore per questa esperienza? Senza dubbio la Majella… Un massiccio montuoso vasto caratterizzato da lunghi valloni, pianori sommitali di origine glaciale siti in una delle zone più wild dell’intero Appennino.
Il meteo di questa estate, caratterizzata da molta instabilità atmosferica in Appennino, ci ha fatto slittare l’uscita di settimana in settimana. D’altronde il tempo per questo tipo di escursioni deve essere perfetto perché non avrebbe alcun senso uscire con la pioggia; la lunghezza del percorso ci costringe a stare per molte ore su creste o comunque esposti a qualsiasi tipo di intemperie.
Il giro pianificato è il seguente: da Fara San Martino raggiungeremo prima il Monte S.Angelo, successivamente il Monte Amaro ed infine la Cima dell’Altare per poi ritornare al punto di partenza.
Raggiunta Fara San Martino imbocchiamo una piccola sterrata che ci conduce all’inizio del vallone dove parcheggiamo. E’ ancora notte, d’altronde sono solo le 5:40. Un gattino ci fa compagnia nei minuti di preparazione…
Attraversiamo la gola ed entriamo nel grandioso vallone di Santo Spirito. Percorriamo il sentiero H1 alternando tratti pianeggianti a tratti più duri che ci conducono alla Bocca dei Valloni (1055 mt). Qui è possibile trovare una fonte ed alcuni tavoli da Pic-Nic, non è la nostra meta di giornata, il bello deve ancora arrivare…
Da qui la valle cambia nome, da vallone di Santo Spirito a valle di Macchia Lunga. E’ talmente interminabile che bisognava necessariamente rinominarla in tre tronconi. Proseguiamo diritti per il bosco su un sentiero più ripido ma ben evidente.
La valle si apre ancora di più ed il paesaggio diventa fiabesco…
In breve tempo raggiungiamo Fonte Milazzo, l’ultima fonte di giornata dove inevitabilmente facciamo l’ultimo rifornimento di acqua.
Dopo poco svoltiamo a destra sul sentiero H2 che ci conduce prima alla Grotta dei Porci (1735 mt) e successivamente a Piano la Casa.
I prati, nonostante la stagione, sono molto verdi e di questo ne guadagna il paesaggio.
Dalla piana finiscono i segnali e bisogna proseguire ad occhio o comunque con Gps alla mano. Di fronte a noi possiamo osservare i due colli che dobbiamo raggiungere prima di arrivare in cresta.
Su una traccia non comodissima arriviamo sulla cima delle Mandrelle (2015 mt).
Raggiunta la cresta il panorama si apre del tutto: a destra abbiamo il monte Acquaviva (2737 mt) diviso da noi dalla valle delle Mandrelle, a sinistra la val Cannella sovrastata dalla Cima dell’Altare appena al di sotto della quale troviamo la grotta dei Diavoli.
Da qui in poi comincia la parte più tecnica della giornata: alcuni passaggi su roccia rendono più divertente la salita. Puntiamo diritti verso il monte S.Angelo affrontando tutta la cresta. Il sentiero sulla carta non esiste ma grazie ad alcuni segnali sulla roccia si riesce a capire bene la direzione da seguire. In ogni caso Alessandro conosce queste zone come le sue tasche.
Poco prima della vetta sono presenti facili e brevi passaggi di I e II grado…
Alle 12:20 eccoci in vetta al monte S.Angelo (2669 mt)!
Dopo una meritata sosta riprendiamo la marcia in direzione Tre Portoni, che non raggiungiamo dato che ci teniamo più in basso traversando il versante…
… e alle 13:50 tocchiamo i 2793 metri di Monte Amaro…
Dal Bivacco Pelino prendiamo il sentiero H5 che in circa un’ora dovrebbe portarci sulla Cima dell’Altare (2542 mt); infatti alle 14:50 siamo di nuovo in vetta.
Da questo punto abbiamo due possibilità: o continuare per la lunghissima “via delle creste”
oppure, come abbiamo fatto, continuando per la cresta dalla Cima dell’Altare. Questo tratto non è assolutamente segnato nè presenta alcun sentiero, quindi vivamente sconsigliato a chi non conosce profondamente la zona.
Dopo alcuni chilometri, per scendere di quota più velocemente, decidiamo di buttarci in uno dei tanti conoidi di deiezione presenti e, nel giro di mezz’ora, ci troviamo di nuovo sulla traccia H1 di valle di Macchia Lunga. Ripercorriamo il tracciato dell’andata toccando prima Fonte Milazzo, a seguire la Bocca dei Valloni per poi rientrare alle 18:20 a Fara San Martino chiudendo il “grande anello”…
Come sempre ringrazio i miei due compagni di avventura Alessandro e Claudio. Senza la loro conoscenza ed esperienza non avrei mai fatto un giro del genere, GRAZIE!!!
Dislivello altimetrico
Guarda il video…
Relazione scritta da: Loris
Grazie a te Loris per la tua disponibilità e per la fiducia accordataci… E’ stato un giro strepitoso, il più lungo che abbia mai percorso. Ma i record, si sa, sono fatti per essere battuti. Quindi iniziate a prepararvi per il prossimo long run! Grazie anche a te, Ale, per averci saggiamente guidato in questi posti da favola.