Porrara dalla Madonna dell’Altare
GRUPPO MONTUOSO: Majella
PUNTO DI PARTENZA: Eremo della Madonna dell'Altare mt. 1.278
VERSANTE DI SALITA: SE
DISLIVELLO IN SALITA: 900 m
TEMPO COMPLESSIVO: 5 h
LUNGHEZZA COMPLESSIVA: 11 km
PERIODO CONSIGLIATO: qualsiasi stagione
PUNTI DI APPOGGIO: nessuno
TIPO DI PERCORSO: Escursionismo
DIFFICOLTÀ: nessuna se si affronta con terreno non innevato. In caso contrario si consiglia di portare nello zaino un paio di ramponi ed una piccozza poichè il tratto in cresta potrebbe presentare delle difficoltà tecniche a causa del fondo ghiacciato
DATA DELLA SALITA: 10 dicembre, 2017
Dalla S.S. 84, dopo circa 2 chilometri dal valico della Forchetta, prendiamo la strada sulla sinistra che porta all’eremo della Madonna dell’Altare. Giornata freddissima, al punto di partenza la temperatura si attesta intorno ai -15°C. Parcheggiamo le auto nel piazzale antistante l’eremo ed iniziamo a risalire il sentiero contraddistinto dalla segnaletica del parco “I3”.
Siamo in sette. Da sinistra a destra: Loris, Alessandro, Simonetta, Sofia, Stefano, Mimma (alias Supermimma) e Claudio. Le condizioni meteo si prensentano favorevoli, anche se in quota si prevede vento forte da ovest.
La poca neve caduta alcuni giorni prima, a causa delle bassissime temperature, è rimasta farinosa e non pregiudica affatto la nostra progressione.
Un breve tratto di sterrata e poi di nuovo sul sentiero che si addentra nel bosco.
La cresta che conduce alla vetta del Porrara è martoriata da un vento fortissimo…
Poco prima di uscire allo scoperto, facciamo una breve pausa per riempire lo stomaco, calzare i ramponi e coprirci in modo adeguato.
Raggiungiamo il pianoro dove si interseca la traccia proveniente dalla Stazione di Palena, il vento si fa sempre più forte ed avanzare diventa quasi impossibile.
Ci abbassiamo leggermente di quota e camminiamo il più possibile lontani dalla cresta con la speranza di trovare condizioni migliori. Difatti pochi metri più in basso il vento cessa completamente di soffiare.
Decidiamo di proseguire sotto vento e tornare indietro in caso le condizioni dovessero peggiorare.
Gli ultimi metri prima della vetta li percorriamo in condizioni quasi estreme ma sempre nella più totale sicurezza. La vicina stazione meteo del Monte Genzana (quota simile alla nostra) ha rilevato, in questi stessi orari, una temperatura di -6°C con venti fino a 50 Km/h per un windchill di -15°C!
Qualcuno di noi si ferma pochi metri prima della vetta al riparo del fortissimo vento mentre altri proseguono fino alla croce. Non c’è modo di scattare la consueta foto di vetta, il vento fortissimo e gelido ci costringe a scendere verso valle il più in fretta possibile.
Entriamo nel bosco e riprendiamo il sentiero utilizzato per la salita.
In meno di un’ora raggiungiamo il punto di partenza.
Una breve visita esterna all’eremo della Madonna dell’Altare.
Relazione a cura di Alessandro