Cima dell’Altare e Altare dello Stincone
GRUPPO MONTUOSO: Majella
PUNTO DI PARTENZA: Lama dei Peligni (750 m)
VERSANTE DI SALITA: SE
DISLIVELLO IN SALITA: 2000 m
TEMPO COMPLESSIVO: 12 h
LUNGHEZZA COMPLESSIVA: 25 km
PERIODO CONSIGLIATO: Sempre
PUNTI DI APPOGGIO: Rifugio Tarì (1540 m)
TIPO DI PERCORSO: Escursionismo
DIFFICOLTÀ: E
DATA DELLA SALITA: 31 marzo, 2019
Un viaggio nella Natura più profonda ti riempie l’anima e lo spirito di sensazioni forti che ti accompagnano per giorni e giorni donandoti un senso di pienezza nei confronti della vita. La Majella, da questo punto di vista, è la Montagna per eccellenza: puoi camminare nelle sue bellezze per ore risalendo valli, creste, toccando vette selvagge in assoluto silenzio. Lontana da ogni forma di civiltà, rappresenta il luogo ideale se vuoi vivere quell’avventura antica alla ricerca dell’infinito che è poi legato indissolubilmente al senso metaforico dell’esistenza…
In una meravigliosa notte stellata (ore 05:30) muoviamo i nostri passi dal paese di Lama dei Peligni (750 m) lungo il sentiero H4.
In breve la notte lascia lo spazio al sole… Con passo lento e costante guadagniamo quota
fino a raggiungere il rifugio Tarì (1540 m, ore 07:20).
Dopo una breve sosta riprendiamo il cammino seguendo ancora il sentiero H4 fino alla quota di 1650 m. Qui deviamo a destra imboccando il sentiero H3 che, muovendosi in direzione N-NE, punta dritto alla famosa Via delle Creste che sale da Fara San Martino (ora sentiero H5). Dopo qualche traverso su neve,
raggiungiamo l’imbocco di una valle (1850 m) mai percorsa prima. La curiosità di scoprire itinerari nuovi e la bontà della neve ci inducono a risalire quella che sulla carta porta il nome di Valle dei Fontanili. Pendenze mai eccessive e un panorama superbo rendono la salita molto respirabile…
Alla testata della valle (2450 m) riprendiamo il sentiero H5: lo sguardo può ora spaziare nell’immensità che ci circonda… la bellezza è ovunque nei nostri occhi…
Proseguiamo sulla cresta che ci consente affacci suggestivi sulla Val Cannella e sulla Valle di Macchia Lunga,
ormai in vista della Cima dell’Altare (ore 12:00)!
Sosta più che meritata per uno spuntino e per scambiarci i complimenti per un’ascesa grandiosa, prima di ripartire per un’altra cima isolata, l’Altare dello Stincone che raggiungiamo alle 13:00.
Ora non ci resta che buttarci a perdifiato nella Valle di Taranta (sentiero H6), altro luogo incantevole dove regna incontrastata la magia…
Breve passaggio tecnico (1800 m),
prima di abbandonare il sentiero H6 per riprendere il sentiero H4 che, con un traverso poco sopra la Grotta del Cavallone, ci riporta al rifugio Tarì.
Lunga sosta al rifugio e discesa per completare un percorso assolutamente fantastico (ore 17:30).
Un grazie a tutti i Nagual che hanno condiviso con me simili meraviglie ed emozioni: Alessandro, Giustino, Loris, Michael, Mimma, Simonetta.
Relazione scritta da Clem Clem