Natale sul Monte Amaro

Natale, si sa, è una festa da trascorrere in famiglia o comunque in presenza di persone che stimi e a cui vuoi bene. Ecco perchè non vi descriverò la classica salita ai 2793 metri della cupola del Monte Amaro ma mi soffermerò sui miei amici. Percorrere la rava della Giumenta Bianca in pieno inverno non è mai cosa da poco: sebbene le pendenze non sono mai eccessive, parliamo pur sempre di un canale con più di 1500 metri di dislivello in cui bisogna restare concentrati e faticare per ore e ore… se poi le condizioni meteo e della neve sono proibitive come quelle di oggi, allora ne esce fuori una bella impresa. Nell’avvicinamento, sotto bosco, abbiamo nuotato nella neve, a tratti sfondando fino al bacino. Dai 2000 metri in poi non abbiamo visto più nulla, solo nebbia e bianco, ovunque, anche sulle poche parti del nostro corpo rimaste scoperte. Siamo andati avanti ad intuito, con la mente più che con gli occhi, conoscendo alla perfezione il terreno sotto i nostri piedi. Quando siamo usciti sull’altopiano sommitale, abbiamo raggiunto la vetta grazie al GPS perchè non si vedeva davvero nulla… In questa condizione di whiteout sono venute fuori le qualità dei miei amici: la forza fisica e mentale di Loris che ha battuto traccia su buona parte della salita, restando sempre molto tranquillo, e la grande tenacia e forza di volontà di Marco che, seppur non abituato a questo tipo di salite, ha tenuto duro raggiungendo la tanto desiderata vetta. Sono davvero orgoglioso di conoscervi e di condividere queste avventure con voi…