Attacco al Tempio
GRUPPO MONTUOSO: Sirente
PUNTO DI PARTENZA: Rovere (1350 m)
VERSANTE DI SALITA: Vari
DISLIVELLO IN SALITA: 1250 m
TEMPO COMPLESSIVO: 8 h
LUNGHEZZA COMPLESSIVA: 24 km
PERIODO CONSIGLIATO: Estate
PUNTI DI APPOGGIO: Rifugio La Vecchia (1850 m)
TIPO DI PERCORSO: Alpinismo estivo
DIFFICOLTÀ: PD (passaggi fino al III con corda fissa)
DATA DELLA SALITA: 12 agosto, 2018
Fino a qualche mese fa’ non conoscevo neanche il suo nome… visto da lontano, dai Prati del Sirente, il Tempio appare come una piccola vetta immersa in quel caos di roccia che è la Nord del Sirente, al centro dell’anfiteatro chiuso dalla cima del Sirente da una parte e da Punta Macerola dall’altra. Dopo la scoperta è iniziata, come in ogni alpinista, la voglia di salirlo. Infine la ricerca delle condizioni giuste.
Partiamo in tre da Rovere: Alessandro alias Terminator, Loris (che oggi chiamerò Snowman in onore della sua passione per la meteorologia e la neve) ed io. Sono le 07:00 in punto quando muoviamo i primi passi in direzione della lunga cresta ovest del Sirente.
Dopo poco il sentiero si divide: a destra si segue il segnavia 14, a sinistra il 14F che punta alla cresta passando per i rifugi di Mandra Murata e La Vecchia. Noi scegliamo quest’ultima direzione.
Procediamo con passo davvero sostenuto… Dopo aver superato Punta Macerola scendiamo alla sella che la divide dalla cima del Sirente. Finora abbiamo percorso 11 Km in appena 3 ore superando più di 1000 metri di dislivello.
Finalmente, guardando a sinistra, appare, per la prima volta, la vetta del Tempio!
Ci troviamo a 2250 metri. Dobbiamo muoverci in direzione Nord per scendere all’attacco della sua parete sud. L’itinerario è privo di sentiero, ci sono degli omini che di tanto in tanto segnalano la via. In linea di principio bisogna seguire dei canalini ghiaiosi separati da traversi su erba in cui è d’obbligo la prudenza vista la qualità pessima della roccia. Assolutamente da evitare in caso di pioggia o di tratti bagnati.
Il tempo è dalla nostra parte… le nuvole che stamattina si addensavano minacciose sopra di noi sono sparite. Buon segno, abbiamo la possibilità di fare le cose per bene e con la giusta calma. Eccoci di fronte alla parete da scalare…
Ci sarebbe una corda fissa, per ulteriore sicurezza decidiamo di utilizzare anche una nostra corda…
E’ tempo di andare, o meglio di salire! Le difficoltà non vanno mai oltre il III grado ma esiste il rischio concreto di ritrovarsi con qualche presa (cioè pietra) in mano. Occhio!!! Muoversi leggeri, con estrema cautela.
Alle 11:30 raggiungiamo i 2099 metri del Tempio! Siamo contenti e soddisfatti, è un piccolo sogno che si realizza. La bellezza di una vetta o di una via non dipende dalla quota. I paesaggi, il senso di libertà e di isolamento amplificano le emozioni che si provano durante una scalata. Oggi siamo solo noi, tre Nagual in un luogo sacro…
Per la discesa conviene di nuovo muoversi con calma e assicurarsi alla corda fissa con un nodo autobloccante. Oppure scendere in doppia: in questo caso utilizzare una corda da 60 metri. A questo punto ripercorriamo a ritroso l’itinerario dell’andata fino alla sella, poi procediamo lungo il sentiero 14 che ci riporta a Rovere. Alle 15:00 chiudiamo questo splendido itinerario.
Grazie ai miei amici Nagual per una giornata davvero indimenticabile!
Guarda il video se vuoi scalare il Tempio con noi.
Relazione e video a cura di Clem Clem