Alla scoperta di sentieri perduti
GRUPPO MONTUOSO: Majella
PUNTO DI PARTENZA: Palombaro
VERSANTE DI SALITA: NE
DISLIVELLO IN SALITA: 980 m
TEMPO COMPLESSIVO: 7 h
LUNGHEZZA COMPLESSIVA: 15 km
PERIODO CONSIGLIATO: estate/autunno (in inverno occorre accertarsi delle condizioni dell'innevamento)
PUNTI DI APPOGGIO: nessuno
TIPO DI PERCORSO: Escursionismo
DIFFICOLTÀ: Nessuna difficoltà tecnica, basta avere un buon allenamento fisico
DATA DELLA SALITA: 30 dicembre, 2018
Lasciata l’auto nei pressi dell’area pic-nic sita poche centinaia di metri prima di Fosso La Valle, iniziamo la risalita del Vallone di Palombaro (o vallone d’Ugni) che, seguito per tutta la sua lunghezza, porta al Rifugio Martellese in 3 ore circa.
Dopo un quarto d’ora di cammino, a quota 900 metri circa, seguendo l’indicazione di un minuscolo omino di pietra, lasciamo il sentiero principale sulla nostra destra e ci addentriamo lungo una traccia che risale a mezza costa la faggeta, costeggiando, per un breve tratto, la parete rocciosa. Il sentiero, non contraddistinto da alcuna segnaletica, molto spesso si perde tra la vegetazione costringendoci a soffermarci per valutare con attenzione la giusta direzione.
Un splendido esemplare di Camoscio D’Abruzzo a poca distanza da noi.
Di tanto in tanto, tra la fitta vegetazione, si apre qualche spiraglio che ci consente di vedere il magnifico panorama che ci circonda.
La sorpresa giunge a quota 1.100 circa, quando in lontananza intravediamo un grosso omino in pietra; infatti la traccia da noi percorsa, proprio all’altezza dell’omino, va ad incrociarsi con un sentiero che, benchè poco evidente, è contrassegnato da alcuni bolli rossi che indicano la direzione da seguire. Scrutando con attenzione la zona circostante, notiamo su un masso un segnale con fondo verde, scritta gialla e sigla “F2”. Non ci sono più dubbi, ci siamo immessi sul sentiero ufficiale che dall’area pic-nic situata nei pressi della Grotta Sant’Angelo, porta su Cima Macirenelle.
Una breve pausa per decidere cosa fare.
Le possibili scelte sono tre:
- proseguire in discesa sul sentiero “F2” fino all’area pic-nic per poi dirigersi verso Grotta Sant’Angelo e subito dopo Fosso La Valle;
- continuare la salita sul sentiero “F2” fino a cima Macirenelle e poi, riallacciandosi al sentiero “F3”, scendere fino a Capo Le Macchie passando per Colle Bandiera;
- raggiungere cima Macirenelle e tornare indietro per lo stesso itinerario di salita.
Ovviamente con l’opzione 2 occorre avere la consapevolezza che una volta giunti a Capo Le Macchie, per tornare al punto di partenza bisogna immetersi sul sentiero “G3” e percorrerlo per circa un’ora.
All’unanimità decidiamo l’itinerario n. 2, ovvero quello più lungo ed impegnativo.
La zona brulica di camosci…
Poco sopra quota 1600, usciamo dal bosco trovandoci davanti alla radura. Traccia e segnaletica scompaiono del tutto pertanto, puntando a vista verso la cima Macirenelle, iniziamo a risalire il ripido prato per incrociare il sentiero “G6” che sale da Colle Bandiera.
A poco distanza da noi notiamo alcuni maschi di cervi, un branco di caprioli ed alcuni camosci.
La cima Macirenelle è poco sopra di noi, in mezz’ora dovremmo raggiungerla ma i nuvoloni neri che si vedono verso est ed il rumore dei tuoni che si sentono in lontananza, ci avvertono che forse è meglio evitare la cima ed avviarsi verso valle.
Diamo retta al buon senso e senza esitare minimamente, a passo spedito, iniziamo la discesa verso Colle Bandiera.
Una breve pausa sulla cima di Colle Bandiera…
Sotto di noi Fara San Martino.
Raggiungiamo Capo Le Macchie dove ci immettiamo sul sentiero G3 che in un’ora ci riporterà al punto di partenza…
Una breve deviazione per far visita alla Grotta Sant’Angelo…
Alle 16 circa siamo di nuovo al punto di partenza.
Partecipanti: Alessandro (Terminator); Giustino (GPS Tell); Simonetta (Saponetta) e Mimma (da denominare)
Relazione a cura di Alessandro