Monte Amaro – Rava della Vespa
GRUPPO MONTUOSO: Majella
PUNTO DI PARTENZA: Lama Bianca (1450 m)
VERSANTE DI SALITA: W
DISLIVELLO IN SALITA: 1400 m
TEMPO COMPLESSIVO: 5 h
LUNGHEZZA COMPLESSIVA: 10 km
PERIODO CONSIGLIATO: Inverno-Primavera (solo con neve stabile!)
PUNTI DI APPOGGIO: Bivacco Pelino (2793 m)
TIPO DI PERCORSO: Alpinismo invernale
DIFFICOLTÀ: F (pendenze fino a 35°)
DATA DELLA SALITA: 26 aprile, 2021
Faccio fatica a ricordare tutte le volte che sono stato quassù, da ogni versante e in ogni stagione. In particolare c’è stato un periodo della mia vita, direi vent’anni fa’, in cui ogni settimana ci divertivamo a salire una delle famose rave, anche per arricchire le nostre conoscenze sull’uso di piccozze e ramponi: Ferro, Canalino intermedio, Vespa, Giumenta Bianca, Pisciarello… Oggi, tanto per riscaldare un po’ i motori, torno sulla Vespa in compagnia del sempre presente Loris.
Arriviamo quasi alla fine della strada di Lama Bianca (1450 metri) all’alba. Siamo molto felici di essere qui e di poter nuovamente assaporare la gioia di una salita come questa! Alle 06:00 iniziamo il cammino seguendo il sentiero che conduce alla fonte della Chiesa; subito dopo proseguiamo sul fondo della valletta (5-10 minuti) per poi girare a sinistra su un ripido pendio nel bosco. Nei pressi di un rifugio procediamo a vista verso l’attacco della Vespa che raggiungiamo in circa 40 minuti. La neve, ancora abbondante, è presente già dai 1800 metri. Il manto è talmente compatto da richiedere, non appena le pendenze si fanno più sostenute, l’uso dei ramponi. Qualche scatto della salita…
La Vespa è in condizioni perfette: nessuna cornice sommitale, rocce pulite, neve fantastica. Si va su con piacere… e con un ottimo ritmo, soprattutto tenendo presente il periodo di lontananza dai monti. Usciti dalla rava incontriamo il nostro amico Eolo, anche lui di casa da queste parti… Ancora un po’ e siamo in vetta (ore 09:00!)
Il panorama è incredibile: dall’altopiano di Femmina Morta a tutte le montagne del nostro Abruzzo, ancora splendidamente innevate. Il vento sostenuto ci invita a rilassarci dentro il Pelino. Ma perchè questo bivacco è sempre più sporco? Sinceramente non capisco perchè qualcuno fatica per arrivare quassù e poi si diverte a danneggiare ciò che dovrebbe essere una risorsa e un bene di tutti. Mah… non lasciamoci influenzare da quel che vediamo e godiamoci questa bella giornata in armonia e amicizia. Dopo una bella pausa (09:30) iniziamo la discesa per la rava del Ferro. Ad una quota di circa 1700 metri, quando la neve lascia spazio al verde, ecco spuntare un paio di camosci che si rincorrono saltellando liberamente.
Siamo ormai in vista della macchina che raggiungiamo alle 11:00.
Grazie Loris!