Monte Meta – Via della Clessidra
GRUPPO MONTUOSO: Monti della Meta
PUNTO DI PARTENZA: Pianoro Campitelli (1450 m)
VERSANTE DI SALITA: NE
DISLIVELLO IN SALITA: 950 m
TEMPO COMPLESSIVO: 5 h
LUNGHEZZA COMPLESSIVA: 11 km
PERIODO CONSIGLIATO: Dicembre - Marzo
PUNTI DI APPOGGIO: Nessuno
TIPO DI PERCORSO: Alpinismo invernale
DIFFICOLTÀ: PD+ (pendenze fino a 45°-50°)
DATA DELLA SALITA: 24 dicembre, 2019
Per anni abbiamo trascorso la Vigilia di Natale salendo il Monte Amaro dalla Rava della Giumenta Bianca; quest’anno decidiamo di cambiare la tradizione per scalare una via più breve ma decisamente più tecnica e divertente. La scelta cade sul Monte Meta, splendida vetta di “soli” 2242 metri, che in inverno regala scenari indescrivibili. Le vie della parete NE sono brevi ma molto didattiche: avvicinamento comodo, dislivelli contenuti con pendenze importanti. Tra le varie possibilità, decidiamo per la Via della Clessidra: 300 metri di dislivello, pendenze costanti sui 40°, tratti a 45°-50° (almeno così dicono le relazioni).
Arriviamo al Pianoro Campitelli (1450 metri, 7 Km dal paese di Alfedena) alle prime luci dell’alba. L’aria frizzante e un fantastico cielo sereno accompagnano i nostri preparativi. Alle 08:00 iniziamo il nostro cammino
risalendo il bosco che, intorno ai 1600 metri, si tinge di bianco…
Dopo circa un’ora usciamo dalla faggeta e ci immettiamo sull’altopiano dei Biscurri dove lo sguardo si perde nelle meraviglie che ci circondano…
In fondo già si intravede la parete NE del Meta. Inevitabilmente lo sguardo si posa sulla via di salita cercando di individuare eventuali cornici che potrebbero dar luogo a qualche slavina. La cresta è pulita, la temperatura bassa, la neve perfetta. Pian piano ci avviciniamo all’attacco…
Ancora qualche scatto
prima di iniziare la salita.
Indossiamo ramponi, casco, imbrago, prendiamo le piccozze e ci leghiamo: io in testa, Sofia nel mezzo, Loris in coda. Un ultimo sguardo alle vie da percorrere…
In un’atmosfera di totale armonia attacchiamo il canale a Clessidra alle 10:00. Viste le perfette condizioni, ne approfittiamo per fare diverse soste, scattare ancora qualche foto e, soprattutto, divertirci insieme. Facciamo anche un po’ di scuola sulla progressione su neve-ghiaccio e su come ci si auto-arresta con la piccozza in caso di scivolata. Su questo tipo di salite, Sofia (13 anni), che ha già all’attivo numerose ferrate e vette importanti, è alle prime armi. Ma la ragazza è forte e apprende davvero in fretta!
Felici e spensierati avanziamo senza indugio: in meno di un’ora siamo già fuori dal canale… Che peccato, era così bello!
Non ci resta che seguire la cresta a sinistra per raggiungere la cima già visibile (ore 11:00). Dopo i doverosi complimenti reciproci, l’immancabile foto di vetta…
E’ ora di aprire le danze, o meglio, gli zaini: panini, frutta secca, pandoro, spumante, “cavicioni”…
Dopo il ricevimento prendiamo la via del ritorno attraverso il Canalone Centrale (pendenze sui 35°). Discesa senza storia, in 20 minuti siamo di nuovo alla base della parete. Ancora un ultimo saluto alla Clessidra e alla Montagna che ci ha accolto tra le sue braccia donandoci una giornata indimenticabile.
Un ringraziamento speciale ai miei fantastici compagni di cordata: a Loris per la bellissima persona che sei, per la tua amicizia, integrità ed umiltà, oltre che preparazione; a Sofia per la voglia, il coraggio e la passione che ci metti. Condividere questi momenti con la propria figlia è quanto di meglio la vita possa offrirti.
Relazione scritta da Claudio