Via Beatrice – Montagna Spaccata
GRUPPO MONTUOSO: Montagna Spaccata
PUNTO DI PARTENZA: Santuario Montagna Spaccata (50 m)
VERSANTE DI SALITA: Vari
DISLIVELLO IN SALITA: 100 m
TEMPO COMPLESSIVO: 4 h
LUNGHEZZA COMPLESSIVA: 0,150 km
PERIODO CONSIGLIATO: Da evitare in estate o con caldo eccessivo
PUNTI DI APPOGGIO:
TIPO DI PERCORSO: Arrampicata sportiva
DIFFICOLTÀ: 5C - V obbl.
DATA DELLA SALITA: 28 ottobre, 2019
Stranamente oggi si va al mare… Non per nuotare o per rilassarsi su una spiaggia (non siamo i tipi) ma per scalare in una delle più belle e famose falesie d’Italia. Gaeta non è la “solita” falesia a cui sono abituato, di quelle in cui arrivi sotto le pareti in auto o con brevi avvicinamenti… Sebbene siamo in una località marittima ci troviamo in un luogo molto più simile alla montagna di quanto si possa pensare. Qui, per qualsiasi via, oltre all’esperienza di falesia è necessaria una certa esperienza alpinistica, sia per la lunghezza degli itinerari (tutti multipitch), sia per la difficoltà aggiuntiva data dall’unto salmastro sulla roccia. Le vie, anche se attrezzate, sono a più tiri e quindi costringono a saper effettuare correttamente manovre di corda, inclusa la discesa in doppia. Già perché qui prima di scalare devi scendere. Guai a scendere se non si è sicuri di saper risalire…
Per questa occasione speciale il mio compagno di cordata è una sorta di Spiderman che si trova perfettamente a proprio agio sulle pareti verticali o strapiombanti, uno che supera tetti come se fossero pianure, che per scaldarsi fa il 7A e quando è ispirato viaggia sull’8A. Insomma un’assoluta garanzia. Ma oltre alle indubbie capacità tecniche che mi offrono un’importante occasione di crescita, Andrea è anche un ragazzo con il quale è un piacere trascorrere del tempo insieme.
Veniamo alla cronaca di giornata. Giunti a Gaeta seguiamo le indicazioni per il Santuario della Madonna Spaccata. In giro non c’è nessuno quindi riusciamo a parcheggiare vicino al Santuario stesso (coordinate N 41°12’24.12″ E 13°34’17.76″). Ci prepariamo e ci avviamo seguendo le indicazioni per la Grotta del Turco. Procediamo lungo una sterrata: al settimo tornante prendiamo una traccia a sinistra che in una cinquantina di metri porta ad una piazzola sotto la quale c’è il primo ancoraggio della Via dei Camini, riconoscibile per la presenza di catena ed anello di calata (coordinate N 41°12’17.28″ E 13°34’19.2″, quota 105 m). Prepariamo due mezze corde da 60 m e tutto il materiale per la discesa. Alle 10:00 diamo inizio alle danze… Le calate sono in tutto quattro, rispettivamente da 15-35-20-30 metri. Le prime due le accorpiamo, le altre due le facciamo disgiunte. In ampi tratti delle doppie non si poggiano i piedi sulla parete e ci si cala nel vuoto!
L’arrivo (ore 11:00) è a pochi metri dall’acqua; sono presenti numerosi spit collegati tra loro da un cordone (sosta S0).
L1 15 m II/III
Si traversa a sinistra fino ad una terrazza orizzontale che si affaccia sulla Grotta del Turco. Sono presenti tre soste, sostare su quella centrale (S1); una specie di piccola targa (sembra una mattonella bianca) segna l’inizio della via.
L2 40 m 5C
Dalla sosta S1 si sale puntando verso il pilastro per facili gradoni (II/III), aggirando a sinistra le prime palme fin sotto una paretina verticale (5C) con roccia un po’ unta (portatevi la magnesite!). Si esce su un terrazzino dove si sosta (S2).
L3 5 m I/II
Dalla sosta S2 si traversa in orizzontale a destra per 5 metri sul lato interno del pilastro ad un’altra sosta S3 in un antro sotto uno spigolo tra il pilastro e la parete. Da qui tramite una fenditura si osserva uno splendido scorcio sulla Grotta del Turco.
L4 25 m 5A
Si risale lo spigolo della paretina (accanto al pilastro) fino ad una forcella. Si sosta su un’ampia terrazza (S4). L’arrampicata è di ampio respiro e gli scorci, come si vede, sono da favola…
L5 35 m 5A
Si sale la parete obliquando verso sinistra fin sotto delle clessidre con cordoni. Da qui si traversa decisamente a sinistra per entrare con grande spaccata in un largo camino. La risalita del camino è molto bella ed alpinistica: si procede spesso in spaccata superando, prima della sosta S5, un traverso esposto con il mare sullo sfondo.
L6 35 m 4B
Si risale con divertente arrampicata il camino passando in un grande buco formato da un masso incastrato e si esce per un breve diedro fessura fino alla sosta S6 posta su un grande pino (ore 14:00).
Concludo con una panoramica della vie di questo settore. La Via Beatrice è in verde:
Grazie Andrea per avermi regalato una giornata indimenticabile!
Relazione scritta da Claudio