Majella Ultra Trail
GRUPPO MONTUOSO: Majella
PUNTO DI PARTENZA: Balzolo (700 m)
VERSANTE DI SALITA: Vari
DISLIVELLO IN SALITA: 3100 m
TEMPO COMPLESSIVO: 12 h
LUNGHEZZA COMPLESSIVA: 44 km
PERIODO CONSIGLIATO: Estate
PUNTI DI APPOGGIO: Bivacco Fusco/Rifugio Manzini/Bivacco Pelino
TIPO DI PERCORSO: Trail Running
DIFFICOLTÀ: E
DATA DELLA SALITA: 07 agosto, 2019
La voglia di superare i propri limiti fa parte da sempre dell’essere umano soprattutto se animato da un sano spirito sportivo. Aggiungete una passione smisurata per la montagna, una crescente voglia di correre nella Natura e il desiderio di compiere un giro da record… Ecco il risultato: una traversata incredibile della Majella con un percorso di 44 Km e un dislivello in salita di oltre 3000 metri! L’idea è di farlo in spirito trail: scarpe basse, zaino leggero, andatura sostenuta… Si va!
Partenza dal Balzolo di Pennapiedimonte alle 04:20. Una splendida notte stellata fa da cornice al nostro incedere lungo la valle. In meno di un’ora copriamo i quasi 6 km di sterrata; la abbandoniamo e ci dirigiamo a sinistra per le Gobbe di Selvaromana. Il passo in salita è costante, viaggiamo sempre sui 6-700 metri l’ora. Potremmo fare di meglio ma il giro è lungo e bisogna amministrare le forze. Nel frattempo le tenebre lasciano lo spazio alla luce del sole. Ci concediamo qualche piccola pausa…
Poco prima delle 08:00 (sono trascorse solo 3 ore e mezza dalla partenza) raggiungiamo la Selletta Acquaviva dove facciamo scorta di acqua. Ripartiamo decisi… ci bastano 50 minuti per coprire i 550 metri di dislivello che ci separano dal Focalone,
da cui proseguiamo senza indugio per Cima Pomilio…
Il Monte Amaro, ben visibile, è lì che ci aspetta… Continuiamo lungo il sentiero, superiamo i Tre Portoni e alle 10:20 siamo sulla vetta più alta della Majella (6 ore da Pennapiedimonte).
Ci prendiamo un po’ di tempo per una bella pausa. Si mangia, si beve e si tira un po’ il fiato prima di buttarci nella lunga Valle di Femmina Morta. Alle 11:00 in punto ci rimettiamo in cammino… Ma quale cammino! Passo svelto, a tratti si corre… Superiamo Grotta Canosa, lasciamo sulla sinistra la cresta per la cima del Macellaro, a destra la Forchetta di Majella e ci dirigiamo verso Campo di Giove toccando altre due cime, Cima di Femmina Morta e Tavola Rotonda.
La bellezza sconvolgente dell’itinerario finora percorso viene macchiato in questo tratto dai vecchi impianti che salgono da Guado di Coccia. Purtroppo ci tocca passare da qui e superare il Guado per raggiungere l’imbocco del Vallone di Quartarana. Perché? Giusto, non ve l’ho detto… Esageriamo, traversiamo anche il Porrara! Gli ambienti tornano ora ad essere fantastici, i sentieri invitano alla corsa. La salita al Porrara è bellissima, anche dopo aver superato abbondantemente i 30 Km. Siamo in forma, il passo è sempre sui 6-700 metri l’ora, come all’inizio. Segno che ci siamo gestiti benissimo… In un’ora e mezza tocchiamo pure la vetta del Porrara (ore 15:15) dopo aver superato Cima Ogniquota.
Ultima sosta di giornata. La discesa verso la Stazione di Palena è senza storia; corriamo leggeri e spensierati come bambini in un ambiente che ci esalta… Felici e neanche troppo stanchi concludiamo questo nostro viaggio alle 16:30 (12 ore soste incluse). Siamo decisamente soddisfatti!
Relazione scritta da Clem Clem