Monte Rapina

Subito dopo San Nicolao (frazione di Caramanico) troviamo una sorpresa: strada chiusa per neve… Poco male! Vorrà dire che il percorso sarà più lungo del previsto. Scesi dall’auto, lucidiamo le nostre bellissime ciaspole, vere protagoniste di giornata, e ci prepariamo alla salita. Sono le 08:15.

Con passo costante ci muoviamo in questo deserto bianco… Il Monte Rapina, lassù, ci invita alla scalata.

A questo punto iniziamo a salire decisi sulla sinistra, su pendenze via via più sostenute, per intercettare la linea di cresta dalla quale risulta già visibile il rifugio Paolo Barrasso (1542 m).

Sulla destra il panorama si apre maestoso sul vicino Morrone…

Proseguiamo ormai in vista del rifugio, semi-sepolto dalla neve, che raggiungiamo verso le 10:30.

Dopo una piacevole sosta, riprendiamo la salita verso la cima…

Guadagniamo quota abbastanza rapidamente (in alcuni tratti le pendenze sfiorano il 50%, ovvero circa 25°) fino a sfociare su una depressione a forma di catino a pochi metri dalla vetta.

Alle 12:00 in punto raggiungiamo i 2027 metri del Monte Rapina!

Mamma mia quanto siamo cool…

Mini-pausa e poi di corsa al rifugio dove troviamo una gradevole sorpresa: caminetto acceso e qualche salsiccia sulla brace che consumiamo insieme ad Antonio e Luigi, due ragazzi del CAI di Pescara che oggi hanno aperto il Barrasso.

Alle 14:00 riprendiamo la via del ritorno riportando a valle i nostri e gli altrui rifiuti!!! Non è mai abbastanza ricordare a tutti di non lasciare tracce del nostro passaggio… E’ così difficile contribuire con piccoli gesti alla pulizia dell’ambiente che ci circonda? No, è solo una questione di buon senso e di educazione…

Alle 15:30 concludiamo la nostra escursione… Grazie ad Ale, Giustino, Loris e Mimma per la bella giornata!

Relazione scritta da Clem Clem